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Narco News Issue #39

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San Blas Atempa sfida le minacce del governo dello stato di Oaxaca con una marcia di protesta questo martedì

Un corteo dal carcere al palazzo municipale occupato per la Giornata Internazionale contro la Brutalità della Polizia


di Al Giordano
Otro Periodismo con L’Altra Campagna in Oaxaca

13 marzo 2006

SAN BLAS ATEMPA, OAXACA; MARZO 13, 2006: Una decina di giorni dopo che 800 elementi della polizia statale hanno occupato il palazzo municipale autonomo di San Blas Atempa, il presidio continua. Se questa fosse una partita di scacchi, la schacchiera segnerebbe una situazione di stallo: le forze della disobbedienza civile in questa città di 14 mila abitanti, dove la maggioranza indigena parla zapoteco, sono fuori del loro centro di governo, ma lo sono anche le forze della cacique politica, Agustina Acevedo Gutiérrez (alias “La Tina Guada”) che ha perso il palazzo quattordici mesi fa.


Polizia statale di Oaxaca a San Blas Atempa.
Foto: D.R. 2006 Bertha Rodríguez Santos
Oggi, un centinaio di effettivi della polizia statale circonda un palazzo municipale vuoto.

Domani, l’invincibile popolazione marcerà sul palazzo.

Nelle due settimane scorse, rappresentanti del repressivo governatore di Oaxaca, Ulises Ruiz Ortiz, hanno sostenuto quattro sessioni di negoziazione con i ribelli di San Blas: una cittadinanza che ha aderito in massa all’Altra Campagna zapatista e che ha accolto il Subcomandante Marcos il mese scorso in un affollatissimo incontro notturno. Una quinta riunione di negoziazione è fissata per oggi, ma nessuno si aspetta un avanzamento per “la doppia parola del governo”, secondo quanto dice un abitante di San Blas.

Il governo dello stato si è detto disposto a liberare i nove prigionieri politici della città e cancellare i mandati di cattura contro 72 cittadini se i ribelli accettano di unirsi ad un governo di coalizione con le forze della detestata capa politica Acevedo. Nonostante gli arresti, i mandati di cattura, la violenza e l’occupazione della loro città da parte delle forze di polizia, i sanblaseños hanno respinto fermamente l’offerta.

“La gente non accetta questo patto”, ha dichiarato lunedì a Otro Periodismo il dottor Francisco Salud Bautista. “Per prima cosa vogliamo che la polizia vada via e che liberino i prigionieri politici. Fino a che non succederà questo, non ci sarà nessun accordo”.

Nel frattempo, ieri, la battagliera capa politica Avecedo Gutiérrez (che questa settimana, con inserzioni a pagamento a tutta pagina sui giornali locali invita i cittadini della regione ad appoggiare la sua candidatura al congresso federale “per la parità di genere”) è andata a fare campagna nella vicina Tehuantepec, ma è stata bloccata per un’ora dalla protesta di centinaia di tassisti di questa città. “Che sia chiaro”, ha dichiarato al quotidiano Tiempo del Sur José Martín Guzmán López, leader di un sindacato dei tassisti legato storicamente al Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) al quale appartiene Acevedo. “Questa protesta è contro la traditrice Agustina Acevedo, non contro gli altri candidati priisti”.

Ieri sera, nella città vicina di Huilotepec, gli abitanti stanchi del governo municipale corrotto dello stesso PRI, hanno preso l’esempio di San Blas ed hanno occupato il palazzo municipale, questa volta con l’appoggio degli ufficiali della polizia municipale che hanno i loro problemi di lavoro con un sindaco impopolare. Ieri sera, i cittadini di Huilotepec si sono impegnati ad inviare “la metà” delle loro milizie per unirsi alla marcia di protesta prevista per martedì dalle forze democratiche di San Blas.

Un incendio nell’Istmo

In questa stagione secca, quando gli incendi forestali sono frequenti in tutta la regione, arde un altro incendio: un fuoco di ribellione contro le imposizioni dall’alto. La prima isolata lotta di San Blas gode ora dell’appoggio a livello regionale, nazionale ed internazionale grazie all’ Altra Campagna zapatista. Secondo le parole dell’Altra Campagna zapatista nella regione centrale del paese – in Querétaro la settimana scorsa – la situazione a San Blas, insieme ad altri eventi recenti di repressione poliziesca nello stato di Oaxaca, ha fatto da catalizzatore perché l’ Altra Campagna invitasse ad un “giorno [nazionale] di protesta contro la brutalità poliziesca” (il 15 marzo è la data internazionale a questo proposito); in un comunicato zapatista della settimana scorsa, Marcos aveva indicato la data del 14 marzo: subito, sono state programmate manifestazioni di protesta per entrambi i giorni – martedì e mercoledì – in tutta la Repubblica Messicana.

Secondo il dott. Salud, uno dei negoziatori per la cittadinanza di San Blas al tavolo dei negoziati, rappresentanti del governatore di Oaxaca Ulises Ruiz Ortiz hanno letto della protesta prevista per martedì “in Internet” e sono venuti da lui con una copia stampata della notizia. “Ci hanno detto che se marceremo, come programmato, sul Municipio, loro manderanno più polizia”.

Senza perdersi d’animo, la protesta si farà come prevista, con inizio alle 10 del mattino dalla prigione federale di Tehuantepec, ora casa dei nove cittadini di San Blas il cui unico crimine è quello di essere stati feriti dalla polizia (quattro a gennaio del 2005 ed altri cinque a marzo del 2006) e portati dall’ospedale alla prigione. Dalla prigione, i loro concittadini marceranno verso gli uffici regionali della Procura Generale della Repubblica (PGR), poi agli uffici regionali del governo dello stato di Oaxaca – entrambi a Tehuantepec – e quindi sul palazzo municipale rubato, circondato da poliziotti antisommossa armati.

La settimana scorsa, 300 cittadini di San Blas si sono riuniti –durante la riunione hanno assistito alla proiezione del video “Marcos va a la cárcel” realizzato da Otro Periodismo per L’Altra Campagna, ed hanno ascoltato delle registrazioni audio di archivio del blog di Enlace Zapatista con parole di solidarietà di Marcos da Querétaro; video e registrazioni sono state accolte da ovazioni e promesse di continuare la lotta.

Benché i cittadini di San Blas in resistenza siano soddisfatti delle dichiarazioni pubbliche del Delegato Zero zapatista e delle successive espressioni di solidarietà ricevute da tutto il paese e dal mondo, “non è ancora sufficiente”, ha dichiarato il dottor Salud. “Abbiamo bisogno che tutte le organizzazioni sociali ed ong si uniscano in solidarietà con questo municipio di San Blas Atempa, affinché la giustizia, la pace e la volontà popolare siano rispettate. San Blas Atempa si sente sola, emarginata e indifesa. Chiediamo anche più copertura dei media” (tre organizzazioni di media alternativi nell’Altra Campagna hanno coperto la visita di Marcos in città il 6 febbraio: El Cortamortaja nella vicina Jalapa del Marqués, Radio Totopo a Juchitán e Otro Periodismo di Narco News).

Nel frattempo, la capa politica Agustina Acevedo Gutiérrez, la cui campagna congressuale porterà nelle altre città vicine di Salina Cruz, Ixtepec, Tehuantepec e Jalapa del Marques, può aspettarsi di ricevere più di qualche tipo di opposizione come quella trovata ieri dei tassisti di Tehuantepec tra adesso e le elezioni del 6 luglio del suo regno repressivo e anti-democratico in San Blas, mentre l’Altra Campagna diffonde la parola dal basso e a sinistra.

“Lei ed il governatore stanno dicendo che la situazione in San Blas è sistemata, che la pace è stata stabilita”, ha affermato il dottor Salud. “Ma è una bugia”.

La marcia di protesta di domani, in aperta sfida alla minaccia del governo repressivo dello stato di Oaxaca di mandare altri poliziotti contro la gente, indica che lo “stallo” politico ha condotto semplicemente al prossimo scontro sulla scacchiera strategica dell’Istmo di Tehuantepec (la regione dove si gioca una ghiotta battaglia per progetti di un immenso “parco energetico”): una ribellione che continua – e si diffonde ora nelle altre città – che la repressione della polizia, per quanto sanguinosa e brutale possa essere, non può fermare.

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