La APPO crea un municipio autonomo nella regione triqui
Venti comunità si sommano all'assemblea popolare regionale
di Diego Enrique Osorno
Spe ciale per The Narco News Bulletin
5 gennaio 2007
Copala, Oaxaca.- L’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) apre il 2007 con la creazione dal Municipio Libero ed Autonomo di San Juan Copala in questa regione orientale dello stato dove vive l’etnia triqui.
Poco dopo la mezzanotte di ieri, con una cerimonia indigena ed a nome di 20 comunità di questa zona, un Consiglio di Anziani ha consegnato il bastone del comando al Presidente Popolare, José Ramírez Flores, un contadino di 32 anni che ha frequentato fino al sesto anno della scuola primaria.
“Dovranno governare sulla base dei principi triqui ed ascoltare il popolo per poter conservare l’incarico nel cargo…non dovranno essere corrotti e perseguiranno la pace per tutta la nazione triqui”, ha ordinato in lingua triqui uno dai membri del Consiglio ai membri del nuovo governo.
I popoli triqui che hanno deciso di dichiararsi autonomi fanno parte dei tre municipi costituzionali di Juxtlahuaca, Putla de Guerrero e Tlaxiaco. “Sappiamo che il governo non lo riconoscerà, ma noi lo riconosceremo come nostro governo e lo sosterremo. Ora ci governeremo noi stessi perché loro (i governi municipali) non sono indigeni, non sono triqui e non sanno come governare”, ha dichiarato Jorge Albino Ortíz, Consigliere della APPO da parte del Movimento Unificato della Lotta Triqui Indipendente (MULTI).
“Abbiamo svolto molte assemblee interne ed abbiamo deciso che non esistano più organizzazioni e che si torni alle nostre radici per costruire un governo triqui con un presidente triqui ed avere un municipio libero, autonomo ed indigeno e così crediamo che non ci sarà più violenza. Anche questa è una cosa che abbiamo imparato dalla APPO, prendere decisioni da noi stessi su quello che ci riguarda”, ha raccontato.
Secondo i membri del nuovo governo di Copala, dall’inizio dell’amministrazione del Governatore Ulises Ruíz Ortíz, nel dicembre del 2004, ci sono stati 70 omicidi politici in questa zona. Le autorità statali ne confermano solo 48.
“Non vogliamo più organizzazioni, perché continuare con le organizzazioni è continuare ad essere divisi come lo eravamo con MULTI, UBISORT e MULT, e noi vogliamo lavorare per la pace”, ha puntualizzato Albino. Riguardo ai partiti politici, il dirigente indigeno ha dichiarato: “C’è il Partito di Unità Popolare, il PRI, il PRD ma non prendono in considerazione la ragione principale di quanto sta accadendo nella regione. Loro non considerano gli indigeni, non considerano i triqui, usano i triqui per le loro campagne elettorali ma non considerano la problematica di fondo che si vive, come si vive, e se si vive”.
L’installazione del nuovo Municipio si è svolta nell’agenzia municipale di San Juan Copala che da ieri 1 gennaio sarà riconosciuta come la sede ufficiale del governo popolare ed autonomo. Intorno alle 9 della sera hanno cominciato ad arrivare in questo villaggio rappresentanti di una ventina di comunità limitrofe (nelle quali si stima che vivano circa 20 mila persone) per accogliere l’anno nuovo con un ballo.
Dopo le varie imboscate delle ultime settimane, indigeni armati che formeranno la Polizia Comunitaria del nuovo Municipio, controlleranno le diverse entrate a Copala, allo scopo di impedire, hanno detto, la presenza dei “paramilitari” che operano nella zona.
(Traduzione Comitato Chiapas “Maribel” – Bergamo)
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