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Narco News Issue #66

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Parlamentari statunitensi hanno utilizzato fondi pubblici per favorire il golpe in Honduras

Repubblicani hanno utilizzato soldi dei contribuenti per favorire il governo de facto mentre criminalizzava gli oppositori e chiudeva i mezzi di comunicazione


di Erin Rosa
Speciale per The Narco News Bulletin

19 ottobre 2010

Parlamentari repubblicani hanno utilizzato circa 25.000 dollari dei contribuenti per appoggiare il colpo di stato in Honduras. Un’analisi dei rapporti di viaggio dei congressisti dimostra che quattro deputati di estrema destra – Connie Mack (Florida), Brian P. Bilbray (California), Dana Rohrabacher (California), Ileana Ros-Lehtinen Florida) – hanno utilizzato il denaro per recarsi, insieme al personale del partito, in Honduras durante i mesi critici dopo il rovesciamento del presidente democraticamente eletto Manuel Zelaya. Quei viaggi sono stati usati strumentalmente dai golpisti e dai loro sostenitori per creare un falso senso di legittimità rispetto alle loro tattiche di criminalizzazione della resistenza civile e la chiusura di mezzi di comunicazione nel paese.

Il 28 giugno 2009 Zelaya fu costretto a lasciare il suo incarico ed esiliato in Costa Rica, con un colpo di stato orchestrato dall’oligarchia di quel paese. Roberto Micheletti, l’allora leader del Congresso Honduregno, fu designato come nuovo presidente del governo de facto creato dopo il golpe. La maggioranza dei paesi nel mondo condannarono il golpe ed il giorno dopo il Presidente degli USA disse ai giornalisti: “Riteniamo illegale il golpe e per noi il Presidente Zelaya è il presidente dell’Honduras, il presidente eletto democraticamente”.

Meno di un mese più tardi, dopo che il governo golpista aveva approvato un decreto che proibiva le libertà basilari come il diritto alla protesta e al giusto processo, i parlamentari Bilbray e Mack arrivarono a Tegucigalpa, Honduras, il 25 luglio, per dimostrare appoggio al regime di Micheletti. Durante la spedizione finanziata dai contribuenti, autonominata “Viaggio in delegazione del Congresso”, i due legislatori incontrarono Micheletti, impresari e deputati coinvolti nel golpe. Mack, che guidava la delegazione e che già prima di arrivare in Honduras mostrato il suo appoggio al governo golpista, ripetè le bugie sulla legalità e costituzionalità del golpe già dette dai golpisti che hanno cacciato Zelaya puntandogli la pistola. Dopo la visita, Bilbray diffuse quelle bugie ai media statunitensi e sollecitò il governo Obama a negoziare con Micheletti. Il costo totale di quel viaggio fatturato ai contribuenti è stato di 7,684.80 Dollari, secondo il rapporto del Congresso.

Il 5 ottobre 2009, alcune settimane dopo che il governo utilizzasse i militari per chiudere e censurare i media di opposizione, la congressista Ros-Lehtinen, un repubblicana di alto rango del Comitato degli Affari Esteri del Congresso, organizzò un’altra visita in Honduras finanziata con 9,562.68 Dollari di fondi pubblici. Ros-Lehtinen utilizzò il viaggio per sostenere il regime, il quale aveva subito un duro colpo alla fine di settembre, quando Zelaya era riuscito a tornare nel paese e rifugiato nell’Ambasciata del Brasile a Tegucigalpa. Durante la visita, Ros-Lehtinen annunciò la decisione del governo USA di ritirare l’aiuto finanziario ed i visti statunitensi al governo golpista, e più tardi disse attraverso twitter dall’Honduras che il popolo honduregno “non vuole che Zelaya torni”.

Giorni prima che Ros-Lehtinen, arrivasse a Tegucigalpa, il politico golpista e senatore repubblicano della Carolina del Nord, Jim DeMint, ebbe uno scontro pubblico col presidente del Comitato delle Relazioni Estere del Senato, il senatore per il Massachusetts, John Kerry, sui viaggi in Honduras. Quando Kerry bloccò a DeMint l’uso di fondi pubblici per il suo viaggio di appoggio al golpe, DeMint fece in modo che i militari USA lo portassero in Honduras insieme ad altri tre legislatori. Il viaggio di Ros-Lehtinen non faceva parte del viaggio di DeMint, secondo Bradly Goehner, direttore repubblicano delle comunicazioni e direttore del Comitato degli Affari Esteri del Congresso.

L’ultimo viaggio finanziato dai contribuenti per appoggiare i golpisti honduregni avvenne dopo le elezioni presidenziali di novembre, che si svolsero in un clima di “intimidazione, tortura, detenzioni illegali, ed in casi estremi, omicidi.” Dopo una frode elettorale documentata, il candidato del Partito Nazionale e sostenitore del golpe, Porfirio “Pepe” Lobo, fu annunciato come il vincitore, con l’approvazione dei risultati elettorali da parte del Dipartimento di Stato. Dopo l’insediamento di Lobo, il legislatore repubblicano Rohrabacher, che aveva scritto una lettera di appoggio a Micheletti, si recò nel paese il 31 gennaio per incontrare Lobo. “Dopo l’elezione del nuovo presidente, vado in Honduras per fargli sapere che i repubblicano lo appoggiano”, dice Tara Olivia Setmayer, portavoce di Rohrbacher. Il viaggio costò 7,473.40 Dollari, per un totale di 24,720.88 Dollari n viaggi di sostegno al colpo di stato in Honduras.

Se confrontato al bilancio miliardario del governo federale USA questa somma può sembrare insignificante. Tuttavia, non si può negare che questi fondi – equivalenti al reddito annuale di un lavoratore negli USA - sono stati utilizzati dai repubblicani per appoggiare un regime che continua a censurare i media di opposizione, criminalizzare i dissidenti, e commettere numerose violazioni dei diritti umani in Honduras.


Traduzione di Annamaria

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