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Accertata la frode elettorale in Honduras: più del 50% non ha votato

Il giornalista Jesse Freeston di The Real News fornisce le prove che è falsa l’affermazione di una partecipazione elettorale del “62%” in Honduras


di Al Giordano
Speciale per The Narco News Bulletin

9 dicembre 2009

Mentre la maggior parte delle organizzazioni dei media hanno accettato obbedienti alla lettera le affermazioni del regime golpista honduregno secondo cui la partecipazione elettorale avrebbe superato il 62% nelle “elezioni” del 29 novembre, il giornalista Jesse Freeston ha fatto ciò che dovrebbero fare i reporter: è andato direttamente alla fonte, ha fatto domande, ha preso nota e ha videoregistrato le prove.

Freeston pubblica oggi la bomba giornalistica su The Real News documentando in modo definitivo come i funzionari elettorali honduregni sapevano di mentire quando affermavano che la partecipazione elettorale era al di sopra del 60%. I risultati in possesso del Tribunale Supremo Elettorale (TSE) danno una partecipazione del 49,2%: il che vuol dire che più della maggioranza dei cittadini honduregni – più del 50% – si è astenuta dal votare nelle “elezioni” che il Fronte Nazionale di Resistenza contro il Colpo di Stato ha definito scorrette, senza libertà e quindi le ha boicottate.

I numeri reali dimostrano che l’astensione – e quindi la Resistenza – è stata la vincitrice delle elezioni del 29 novembre.

Generalmente, si compie una frode elettorale per cambiare i risultati dei candidati. Non si sa ancora se i risultati finali ufficiali in cui si dichiara la partecipazione del 62% (il 25% in più del 49% reale di partecipazione) siano serviti a cambiare i risultati presidenziali, delle delegazioni o municipali.

La vera domanda è nota a tutti: Quanti honduregni avrebbero votato? E quanti non lo avrebbero fatto? Il regime golpista nel suo zelo per legittimare la farsa elettorale ha inventato il numero – 62 – affermando che questa era la percentuale dei votanti il 29 novembre. Il giornalista Freeston guida lo spettatore, passo dopo passo, attraverso le dichiarazioni postelettorali del candidato presidenziale Pepe Lobo (vincitore dichiarato delle elezioni fasulle), dei deputati honduregni, dei diplomatici di Stati Uniti, Canada, Costa Rica e degli altri paesi e attraverso gli editoriali dei giornali internazionali che tutti insieme hanno parlato di una “partecipazione di più del 60%” definendo le “elezioni” libere, corrette e trasparenti.

Con la macchina fotografica in mano, si è presentato nelle stanze del Tribunale Supremo Elettorale ed ha registrato i veri numeri dagli schermi dei computer e delle stampanti: la partecipazione è stata del 49,2%. Ha realizzato anche un’intervista con Leonardo Ramírez Pareda, il funzionario responsabile del conteggio dei voti che in un momento di franchezza afferma, con naturalezza, (forse senza sapere quello che i suoi capi dichiaravano fuori dalla stanza) che la partecipazione era del 49%. Queste prove sono nel suo video che ora viene diffuso in tutto il mondo grazie all’ottimo lavoro giornalistico di Freeston e di The Real News.

Freeston sottolinea che il 49,2% è molto vicino alla stima fatta dall’organizzazione indipendente statunitense “Facciamo Giustizia”, che lavora sotto gli auspici dell’Istituto Democratico Nazionale (NDI) e della Fondazione Nazionale per la Democrazia (NED) del Dipartimento di Stato. Freeston sottolinea che l’NDI non avevo diffuso le informazioni sul proprio conteggio nel suo comunicato stampa ufficiale, nel quale invece lodava le “elezioni” e il loro risultato.

Il lavoro che Freeston ha fatto per voi e per tutti gli honduregni e per tutti i cittadini del mondo, è stato quello di presentare dei fatti che qualsiasi giornalista di AP, della Reuters, della CNN, di NPR, del New York Times, del Washington Post, Wall Street Journal, o di qualsiasi altro media avrebbe potuto mostrare, ma nessuno l’ha fatto: nessuno ha riportato i veri fatti che erano lì sotto gli occhi di tutti, mentre il Tribunale Supremo Elettorale – ad otto giorni dalle “elezioni” – non ha ancora emesso il “risultato” ufficiale per ogni città, che contraddirebbe la menzogna del 62% di partecipazione, enunciato dal suo presidente la notte delle elezioni.

La logica suggerirebbe che gli stessi governi e media che, dal giorno delle votazioni, hanno citato la falsa percentuale di partecipazione come scusa per definire le “elezioni” in Honduras libere, corrette e trasparenti, riconoscendo il “risultato” ora dovrebbero ritirare questo riconoscimento. Ancora una volta, alcuni di questi hanno fatto la figura degli scemi grazie al regime golpista antidemocratico. Altri invece sono pronti a partecipare a questa farsa disonesta.

Il rapporto di Freeston è un fattore di cambiamento in Honduras ed anche fuori. A breve sarà tradotto in spagnolo e in altre lingue (così come questo articolo). I veri fatti verranno saranno portati a conoscenza di tutti dalla resistenza honduregna e dalle voci democratiche del mondo. La conclusione è basata sui dati reali e perciò innegabili: il regime golpista honduregno ha manomesso i “risultati” delle “elezioni” del 29 novembre con una falsità eclatante. I veri risultati rivelano che due domeniche fa l’astensione ed il boicottaggio proposto dalla Resistenza al teatrino elettorale ha vinto in maggioranza. Pertanto, le elezioni sono assolutamente illegittime, non possono essere accettate e quindi nemmeno i loro “risultati”. E coloro che davvero amano la libertà dell’Honduras e del mondo non possono tollerarle, rispettarle, riconoscerle e quindi accettarle.

Il colpo di Stato avvenuto il 28 giugno scorso ha portato ad una situazione in cui il prossimo governo, che dovrebbe insediarsi il 27 gennaio 2010, non godrà certo di una migliore legittimità e legalità del presente regime golpista. Il popolo dell’Honduras è di fatto senza un governo democraticamente eletto e continuerà così anche in futuro. Qualsiasi governo o mezzo di comunicazione che continui a reclamare il suo riconoscimento come legittimo, è di fatto complice dello scippo della democrazia.

Ora, caro lettore, per favore fai la tua parte: rompi il blocco informativo, diffondi il rapporto video di Freeston, traducilo nella tua lingua e sbattilo in faccia ai funzionari governativi o ai media che tentano ancora di ripetere la grande menzogna della partecipazione maggioritaria nelle votazioni in Honduras della settimana scorsa. Questi sono usurpatori della democrazia. E tu sei la loro ultima speranza.

Aggiornamento: Jesse Freeston, ricercatore ed autore del rapporto, aggiunge un punto importante, cioè che la percentuale totale del 49% era soggetta alla possibilità di essere ritoccata nel passaggio tra l’urna elettorale ed il conteggio. Perciò, in ogni caso, il numero potrebbe essere ancora troppo alto.

“I tabulati del TSE presentano tuttavia elevate opportunità per la frode. Quindi non credo sia corretto assumere il 49% come numero corretto. E’ presente tutto un apparato militare tra le schede elettorali ed il conteggio di voti.”


Traduzione di Annamaria Pontoglio

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