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Narco News Issue #47

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I giornalisti di Oaxaca raccontano la vita in trincea

“Soli di fronte al Potere”: l’Associazione dei Giornalisti di Oaxaca celebra il suo trentesimo anniversario


di Nancy Davies
da Oaxaca

7 dicembre 2007

Quando un reporter diventa storia? Quando lui o lei vengono assassinati. L’Associazione dei Giornalisti di Oaxaca (APO la sigla in spagnolo), durante la celebrazione del suo trentesimo anniversario, ha tenuto un forum nell’Emeroteca Pubblica Néstor Sanchez, nella capitale Oaxaca. La discussione, tenutasi nei giorni sabato 1 e domenica 2 dicembre, ha affrontato diversi argomenti come indennità e salario, governo e malefatte della polizia, il movimento popolare di Oaxaca ed i computer per i giornalisti ciechi.


Dario Castillejo: La revolución
D.R. Dario Castillejo
Ironicamente, mentre i giornalisti della stampa, della radio e di internet lamentavano la mancanza di ammortizzatori sociali o cure sanitarie per i free-lance e la questione dei salari minimi insieme a quella del frequente pericolo per l’incolumità fisica, il famoso Giardino Etnobotanico di Oaxaca di fronte all’Emeroteca (sala di lettura pubblica) ospitava un matrimonio della classe benestante, del costo di circa 100.000 pesos (circa 10.000dollari). La politica di affittare gli spazi pubblici è cominciata due anni fa dal governatore Ulises Ruiz Ortiz. Quindi, ai partecipanti al Congresso dei giornalisti è stato detto di utilizzare i bagni del terzo piano, perchè la festa di matrimonio, con signore in squisiti abiti di gala e signori in tenuta formale, monopolizzava i servizi al primo piano dell’edificio. Con un inserviente all’entrata del bagno, addirittura.

I giornalisti stipendiati sono spesso pagati circa 1.700 pesos ogni due settimane, meno degli abiti che sfilavano lì davanti. Le amabili signore e i signori hanno ignorato l’esposizione di pezzi storici e fotografie satiriche dei leader di Oaxaca e del Messico realizzate da ben noti messicani come Dario Castellejos, Mario Robles e Ithiel Ramirez.

Tornando alla storia, di seguito c’è un elenco parziale di giornalisti assassinati in Messico negli ultimi dieci anni, le cui morti non sono state seguite da arresti:

Brad Will
Raúl Marcial Pérez
Alfredo García Marquez
Benjamín Flores
Pablo Pineda Gaucín
William Uicab Salas
Héctor Félix Miranda
Víctor Manuel Oropeza
Alfredo Jiménez Mota
Rafael Ortiz Martíne Z.

Uno dei casi più noti di violazione dei diritti costituzionali è quello di Lydia Cacho, una scrittrice che ha denunciato un giro di pedofili. Molti credono che sia stata perseguitata e minacciata per ordine del governatore del vicino stato di Puebla, Mario Marin, conosciuto generalmente come “gober precioso” a causa di una registrazione su nastro in cui viene chiamato “mio prezioso governatore” (il riferimento è probabilmente alla frase ’il mio tesssoro’ pronunciata dal personaggio di Gollum nella trilogia ’Il Signore degli Anelli’, che in originale suona ’My precioussss…’, N.d.T.). Dopo la decisione della Suprema Corte Messicana del 28 novembre, è scoppiata una grande e furiosa protesta su molti media perchè la Corte – con un margine di sei voti contro quattro – ha stabilito che non ci fossero ragioni per investigare su Marin nonostante, come la APO rimarcava, ci sia “una chiara evidenza di violazione delle garanzie costituzionali del giornalista”. Sono state addotte prove di minacce e di corruzione dei testimoni.

Marín è uno dei governatori del PRI, il Partito Rivoluzionario Istituzionale. Esiste una diffusa convinzione che le tre branche del governo siano strettamente legate all’Esecutivo e che il presidente Felipe Calderón, del PAN, Partito di Azione Nazionale, protegga il PRI in cambio di voti.

Inoltre la polizia ha attentato alla vita di altri sei giornalisti, stando alla APO. Tre giornalisti sono stati uccisi nell’ottobre del 2007 nell’Istmo di Tehuantepec: Flor Vasquez Lopez, Agustin Lopez e Mate Cortes Martinez.

Secondo un giornalista di Juchitán, la professione in Messico comporta un rischio secondo solo al rischio di operare in Iraq. “Gli animali possono essere uccisi solo in certe stagioni” ha detto, “i giornalisti possono essere uccisi sempre… con la complicità del governo”


D.R. 2007 Nancy Davies
Si è parlato del fatto di ’essere soli di fronte al potere’ quando un giornalista si trova nei guai. Miguel Angel Vasquez di Tuxtepec ha denunciato il ’disordine istituzionale’ vivendo in uno stato di costante repressione. Ha anche sottolineato il fatto che la competizione tra giornalisti porta alla mancanza di unità quando qualcuno si trova in pericolo. I diritti dei giornalisti non sono ben noti; molti restano in silenzio quando vengono minacciati o sono a conoscenza di attività criminali per paura di perdere il lavoro. La formazione al giornalismo è rara. Nonostante la trentennale storia dell’associazione, ancora non riesce ad operare come un sindacato.

Unità tra giornalisti in tempi difficili per affrontare le avversità (una formula usata dal presidente del forum Cuauhtémoc Blas), definire canali di comunicazione tra i giornalisti, ottenere dei livelli di formazione professionale e consolidare l’Associazione come organizzazione pioniera per i giornalisti di Oaxaca, sono stati gli obiettivi specifici citati dal presidente .

“[Il Governatore Ruiz] è riuscito non solo a dividere la APPO e gli insegnanti, ma anche i giornalisti… la APO dovrebbe essere lo spazio dove condividere alleanze… la maggioranza delle fonti di informazione di Oaxaca riflette la posizione del governo“, ha dichiarato il rappresentante di El Financiero che ha subito egli stesso la brutalità della polizia il 25 novembre. Abundio Núñez Sánchez ha un taglio di venti centimetri in testa causato da un colpo di manganello della polizia.

L’unità è stata dura da raggiungere in questo sforzo durato trent’anni; l’organizzazione unitaria è ben conosciuta tra i giornalisti. Oaxaca ha sofferto un monopolio del controllo governativo dei media fino al punto di attaccare un periodico, Noticias de Oaxaca, che aveva rifiutato un’offerta dell’allora governatore Jose Murat, ed è stato successivamente minacciato da Ulises Ruiz, oltre che a subire spari d’arma da fuoco contro gli uffici di Noticias.

In una delle tavole rotonde, Cuauhtémoc Blas ha discusso l’uso di internet e di altri media alternativi – a Oaxaca, il ’media alternativo’ più conosciuto ed usato è la pittura a spray sui muri. L’uso di internet è limitato per i costi; i computer privati sono ancora molto rari. La presidentessa della discussione ha sottolineato la necessità di mantenere la rete senza proprietà corporativa e senza censura per la sua futura indipendenza. In rete Internet a Oaxaca ci sono molti blog in continuo aggiornamento (ad esempio Oaxaca En Pie de Lucha, Olor a mi tierra, e due siti della APPO, tutti in spagnolo), e per coloro che non parlano spagnolo c’è qualche blog in inglese.

L’altro e meglio conosciuto ’media alternativo’ è la radio che si è sviluppata rapidamente da quando è risultata evidente la sua importanza per il movimento sociale nel 2006. La radio raggiunge una grande audience in Oaxaca.

Nel frattempo cresce il riconoscimento delle radio comunitarie, generalmente non autorizzate, e Benjamín Alonso Rascón, collaboratore di Radio Bemba 95.5 FM, il mese scorso ha ricevuto il Premio Nazionale di Giornalismo nella categoria di giornalismo radiofonico per la copertura del conflitto di Oaxaca dell’anno scorso.

Secondo Amnesty International l’escalation degli attacchi contro giornalisti negli ultimi due anni ha fatto del Messico uno dei paesi più pericolosi al mondo per i giornalisti. La maggior parte degli attacchi è attribuita al crimine organizzato ed alle investigazioni del narcotraffico. Nella città di Oaxaca i giornalisti hanno subito denunce per essere stati in mezzo all’azione, a raccontare il movimento sociale durante la repressione della polizia.

Nonostante le centinaia di accuse contro i giornalisti, nessuno è stato processato o perseguito, hanno dichiarato molti partecipanti al forum.

Traduzione di Pietro Costantino

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