English | Español | Português | Italiano | Français | Deutsch | Nederlands | August 15, 2018 | Issue #43 | ||||
Monitorando Radio APPOLe trasmissioni della lotta oaxaqueña diffuse dai media del popolodi Eleazar Salinas
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Foto: DR 2006 Alan Goodin |
Tutto è accaduto il Giorno dei Morti, il 2 novembre, ma a Oaxaca nessuno si è riposato, si potrebbe dire sono usciti a combattere perfino i morti.
Quel giorno è arrivata una commissione di senatori, per raccogliere testimonianze sulla cittadinanza: a capo c’era la signora Rosario Ibarra. In Radio Universidad dicevano: denunciamo che i priisti hanno installato dei tavoli, dove pretendono di raccogliere denunce contro l’APPO, ma oltre a ciò stanno chiedendo le credenziali di elettore, non andate lì, sono persone al servizio di Ulises Ruiz.
Prima delle dodici si è presentato un bambino a dire alcuni slogan, mentre la Polizia Federale Preventiva aveva iniziato il suo attacco contro la popolazione, con lacrimogeni, un altro gas rosso e, il cosiddetto gas al pepe, poi i getti di acqua e di acido dei blindati, ma non ha piegato la combattività delle masse ed arrivò il momento gli è pure finita l’acqua.
Alle 2 del pomeriggio, dopo circa due ore di scontri, la preoccupazione della PFP era diventata quella di ricaricare i suoi blindati. In Radio Universidad dicevano: compagni, non lasciate che si ricarichino d’acqua, prendete i camion-cisterna sotto controllo del movimento, si richiedono macchinari pesanti per fermare l’avanzamento dei blindati, gli elicotteri e gli aerei continuano a sorvolare la città, stanno sparando gas dagli elicotteri…
Foto: DR 2006 Alan Goodin |
Già a 3 ore dall’inizio del combattimento, la gente veniva fuori da tutti gli angoli, si dice che il contingente della PFFP fosse di circa cinquemila, in più c’era la polizia ministeriale dello stato e perfino quelli dell’AFI sono stati visti operare arresti, in più c’erano gruppi di poliziotti vestiti da civili.
Continuavano le trasmissioni, richiedendo materiali: usate l’aceto sopra qualunque straccio compagni, così vi permetterà di respirare, anche cocacola, impregnate un fazzoletto e coprirsi il viso, per favore fermate un camioncino nero, porta via dei compagni arrestati e feriti, una nota dell’equipe di sicurezza dell’APPO informa che il Consiglio Universitario si è riunito ed ha deciso di appoggiare il comunicato centrale dell’APPO dove sono scritte tutte le sue rivendicazioni, pone anche come prima esigenza il rispetto all’autonomia universitaria e respinge l’intervento dei poliziotti all’interno della città universitaria ed in tutto lo stato.
Dopo quattro ore di scontri, i combattimenti sono ancora più cruenti, si combatte corpo a corpo, vengono bruciati alcuni veicoli della polizia, due blindati sono distrutti, il che provoca un gran coro e rianima, i compagni che stavano portando via sono liberati più avanti dalle masse e, intanto, si stava combattendo contemporaneamente la PFP su sei fronti, ma la gente accorreva ad appoggiare il movimento.
Foto: DR 2006 Alan Goodin |
Due direttori di scuole e membri del Consiglio Universitario, informano sul loro appoggio al movimento e chiedono la rinuncia di Ulises. Si informa che la PFP è molto vicina alle installazioni della radio, si sentono i colpi e gli spari dei lacrimogeni.
Si presenta un contingente di lavoratori del sindacato dei lavoratori degli hotel. Accorrono a difendere radio universidad ed a esprimere il loro totale appoggio alla lotta.
Il rettore sta formando un contingente di persone quasi davanti a radio universidad per affrontare la PFP, il che incoraggia tutto il movimento.
Le campane delle chiese continuano a suonare, la PFP aveva tolto le corde dal giorno anteriore, ma la massima autorità ecclesiale le ha rimesse di nuovo.
La direzione dell’APPO afferma che la PFP si vuole ritirare, ma non può farlo perché è circondata e chiede di lasciar libero il loro ritiro.
Si diffida, perché già in piena ritirata hanno continuato a tentare di arrestare, ma alla fine si ritirano, un’ora dopo.
In radio Universidad si afferma: Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. Sfruttiamo il momento per organizzarci e ricostruire le barricate
Si invita a una riunione dell’APPO, per la continuazione della lotta ad un livello più ampio.
Si mette la canzone VENCEREMOS e si canta tutti in coro: EL PUEBLO UNIDO JAMAS SERA VENCIDO.
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