La polizia attacca la Città Universitaria: allerta massima per mobilitazioni nazionali ed internazionali
La Polizia Federale Preventiva (PFP) sta attaccando con violenza le installazioni dell'Università Autonoma Benito
di Juan Trujillo
Narcoesfera
2 novembre 2006
Città del Messico, Messico, 2 novembre - In questo momento, come informa Radio Universidad da Oaxaca (attraverso Radio Qué Huelga nella capitale del paese), le forze federali della Polizia Federale Preventiva stanno attaccando con violenza le installazioni dell’Università Autonoma Benito Juárez di Oaxaca da terra e dall’aria. I blindati stanno accerchiando la periferia.
Secondo gli annunciatori, elicotteri dal “colore militare” stanno girando nelle vicinanze del centro universitario e sono discesi in Naum Carreño, mentre è confermato che all’altezza del Rettorato la PFP si concentra per penetrare nelle installazioni.
Diverse informazioni arrivano a Radio Università, annunciando che “ci sono punti dai quali non si può entrare più nella Città Universitaria”.
Sono stati feriti vari compagni all’altezza di “Cinco señores” ed uno di essi, Mario Trinidad Michel López, è stato detenuto in un posto sconosciuto. Confermano che ci sono più di 25 camionette della PFP appostate nelle strade. Nell’aeroporto di Oaxaca ci sono circa 3mila effettivi pronti per entrare in azione.
Radio Universidad chiede la mobilitazione nazionale ed internazionale di tutti i simpatizzanti con la causa dell’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) e in Città del Messico si realizzerà un presidio di protesta nell’Emiciclo a Juárez.
La responsabilità di quanto sta accadendo è del presidente Fox e del segretario di Governo Abascal, per il “massacro che vogliono fare” e ribadiscono che “difenderemo il nostro movimento ”.
La PFP, tra i lacrimogeni, stanno per entrare nella Città Universitaria dalla parte dell’Istituto di Scienze dell’Educazione
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