The Narco News Bulletin |
August 15, 2018 | Issue #43 |
narconews.com - Reporting on the Drug War and Democracy from Latin America |
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Città del Messico, 30 settembre 2006.- Dopo il suo arrivo la notte di ieri in questa città, il subcomandante Insurgente Marcos e sette comandanti del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (CCRI-CG EZLN), si sono riuniti il pomeriggio di oggi nel paese di San Salvador Atenco. Questa notizia è stata confermata a Narco News da Jorge Salinas - telefonista e membro dell'Altra Campagna che è stato brutalmente colpito il 3 maggio ad Atenco - invitato a questo incontro svoltosi nell'auditorium Emiliano Zapata alle ore 13:00.
Marcos ed i delegati zapatisti si preparano a partire dal Chiapas Fotos: Irene Sanchez and Chris Alonso |
I sette comandanti costituiscono il gruppo di delegati che appoggeranno non solo il Delegato Zero-Subcomandante Insurgente Marcos, ma anche la liberazione dei 28 prigionieri politici che si trovano nella Prigione di Santiaguito nello Stato del Messico. I capi ribelli che realizzeranno eventi pubblici col FPDT nel Distretto Federale ed Atenco sono: Grabiela (delegata uno), Zebedeo (delegato due), Miriam (delegata tre). Da parte sua, la comandanta Gema (delegata quattro), i comandanti David (delegato sei) e Tacho (delegato sette) ritorneranno a breve in Chiapas; mentre la comandante Hortencia (delegata cinque) e sua figlia Lupita (delegata cinque ed un quarto) di tre o quattro anni di età, accompagneranno il subcomandante Marcos (delegato zero) nel suo viaggio per il nord del paese a partire da domenica 8 ottobre.
Secondo la testimonianza di Jorge Salinas, il messaggio di "fratellanza" del CCRI-CG dell'EZLN per voce dei suoi rappresentanti è stato di totale solidarietà con i contadini di Atenco nel senso di esprimere che "non siete soli, vi appoggeremo nella lotta fino a che sarà uscito l'ultimo detenuto". Con emozione, Salinas ha riportato che il comandante David ha dichiarato che il dolore che "tutti sentiamo, è provocato dal capitalismo" ed ha fatto una riflessione: "Fino a quando continuerà questa sofferenza che subiamo, contadini, donne...? Fino a che non ci organizziamo in maniera unificata".
Infine, i contadini anziani del FPDT hanno consegnato ai comandanti zapatisti diversi machete simbolo della loro lotta ed è stato comunicato che una commissione leader del movimento di Atenco viaggerà al nord del paese con il subcomandante Marcos. "Alexis vive, la lotta continua!"
Nell'ambito dell'auto-organizzazione di diversi collettivi aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, il pomeriggio e la sera di oggi nel Foro Culturale Contreras - proprio di fronte agli uffici del Centro di Investigazione e Sicurezza Nazionale (CISEN) -, si è realizzato un omaggio postumo allo studente di economia dell'Università Nazionale Autonoma del Messico, Ollin Alexis Benhumea, deceduto in un ospedale di questa capitale lo scorso 7 giugno dopo una lunga agonia, conseguenza del colpo di un candelotto di gas lacrimogeno ricevuto in testa all'alba del 4 maggio ad Atenco.
Convocato dalla famiglia Benhumea e dall' altra campagna della zona ponente del DF, per cinque ore il pomeriggio si è riempito di danze, musica, teatro, poesia, esposizioni fotografiche ed arte. Circa 200 persone tra familiari, amici, aderenti alla Sesta Dichiarazione e membri dell' altra campagna come Jorge Salinas si sono dati appuntamento per ricordare che: "Alexis vive, la lotta prosegue".
Qui, gli sguardi della gente esprimono solidarietà e sconcerto, benché esista anche un implacabile coraggio di proseguire con L'Altra Campagna e per la liberazione dei detenuti politici. Il messaggio è stato chiaro: sensibilizzare la gente su quanto accaduto in Atenco e ricordare Alexis.
Mentre Chela, la madre dallo studente deceduto, balla danzón con altre sei donne, tra le poltrone dell'auditorium, alla mia destra, la zia dallo studente scomparso commenta con grande tristezza che questi omaggi le suscitano una profonda nostalgia. Lascia cadere alcune lacrime e come consolazione dice all'orecchio:"Olli (Alexis) deve star guardando sua madre felice".
Il linguaggio sublime delle poesie è costante in questo forum. Gli attori con i loro monologhi e rappresentazioni vanno e vengono, ma rimangono nella mente e nel cuore del centinaio di persone che ascoltano. Un gruppo musicale sale sul palco quando una sensuale ballerina di flamenco termina la sua breve e bella esibizione.
Fuori dal teatro il padre di Alexis, Angel Benhumea membro del settore lavoratori dell' Altra Campagna, parla con Narco News della causa penale nazionale ed internazionale che stanno preparando per l'assassinio di suo figlio e la lotta per la liberazione dei detenuti. In questo senso, dichiara che stanno lavorando con l'avvocato Bárbara Zamora ed un gruppo di avvocati dell' Altra Campagna e del Centro dei Diritti Umani Miguel Agustín Pro. In passato, avevano solo presentato istanze di carattere parziale, ma afferma che ora "stiamo aspettando tempi migliori per presentare la causa generale, penale". Secondo Angel, questa azione penale sarà resa pubblica in poco meno di un mese ed avrà come assi fondamentali: denunciare la responsabilità dello Stato messicano quale esecutore della morte di suo figlio ed in ultima istanza rendere pubblica la partecipazione del presidente Vicente Fox e governatore priista dello stato del Messico, Enrique Peña Nieto.
L'obiettivo della lotta giuridica è che "sia presa in considerazione dalla Corte Suprema di Giustizia della Nazione e che si nomini una commissione generale affinché giudichi i responsabili della morte di mio figlio ed affronti anche la questione Atenco in generale, compresi i detenuti politici".
Davanti alla domanda sulle azioni pubbliche che realizzeranno i sette comandanti dell'EZLN in Atenco e nella capitale, Angel ha rilevato che "i comandanti rafforzano la lotta per la liberazione dei detenuti e non solo, ma anche per la punizione dei colpevoli".
Il padre di Alexis interrompe a tratti la conversazione, oggi è contento, saluta la sua gente e ringrazia per le dimostrazioni di solidarietà. E sull'attuale situazione dell' Altra Campagna segnala che"bisogna rafforzare l'organizzazione qui e nel nord; trovare i quadri...la gente (di lotta) che è rimasta negli ultimi anni e così, costruire il Programma Nazionale di Lotta.
Da parte sua, Jorge Salinas, interrogato sulla lotta per la liberazione dei detenuti dichiara che "si rafforzerà, non c'è né ci sarà nessuna rassegnazione. Questo dipende dalla forza che abbiamo come Altra Campagna" ed alludendo al discorso pronunciato dalla comandante Hortensia questo pomeriggio ad Atenco, conclude: "come direbbe lei, non abbiamo paura delle sue pallottole (del governo) e devono capire che la lotta va avanti".