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Impedita la presentazione del subcomandante Marcos in un programma radiofonico

Accusano gli uffici della Presidenza di attentato alla libertà di espressione


di Hermann Bellinghausen
La Jornada

19 luglio 2006

La presentazione del subcomandante Marcos sulle frequenze di Radio 620 è stata bloccata questo lunedì “per pressioni della Presidenza della Repubblica, della Segreteria di Governo, del Senato e quei signori, che si credono arbitri, dell’Istituto Federale Elettorale” (IFE), hanno denunciato i conduttori di Politica di strada durante l’ultima trasmissione del programma. Tanto i conduttori della serie radiofonica quanto numerose chiamate di radioascoltatori ed una protesta alle porte della stazione radio hanno riprovato “l’azione di censura” considerato inoltre un “attentato” alla libertà di espressione.

“Radio Insurgente ed il subcomandante Marcos non sono con noi questa sera perché il governo ha fatto tutto il possibile perché non fosse qui”, ha detto Lucas, conduttore abituale di Politica di strada. Come hanno confidato a La Jornada i responsabili di questo programma, la società Rasa (Radiodifusoras Asociadas) nei giorni scorsi ha ricevuto “forti pressioni” dagli uffici della presidenza affinché il delegato Zero smettesse di essere presente sulle sue frequenze. Sembrerebbe che il governo condizioni l’offerta pubblicitaria alla società al fatto che il dirigente zapatista smettesse di partecipare in radio.

In questo modo è stata impedita quella che sarebbe stata la quinta incursione di Radio Insurgente, “la voce dei senza voce”, su questa frequenza della radio commerciale capitolina. Lunedì 3 luglio il subcomandante Marcos aveva anticipato dalla radio che nelle elezioni della vigilia era stata commessa una frode di Stato, perfino prima che lo facessero il Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) ed il suo candidato presidenziale.

Politica di strada, programma del Fronte del Popolo e dell’Unione Operaia Socialista (Uníos), organizzazioni appartenenti all’altra campagna, ha deplorato che “non si permettesse ad un leader di opinione, un dirigente sociale importante, la libertà di espressione e manifestazione”. Nelle sue precedenti apparizioni, il subcomandante Marcos aveva trattato “temi di interesse pubblico, come i salari di funzionari e legislatori, le elezioni, i detenuti politici a Toluca, ed altri”.

Luis Saracho, Estrella e Lucas, che hanno condotto il programma questo lunedì, si sono detti “sorpresi che succeda questo”. Lo Stato, hanno aggiunto, “vuole mettere a tacere la voce dei cittadini messicani”. Secondo Saracho, la proibizione “non è potuta arrivare in un momento più inopportuno, quando c’è un problema di legittimità delle istituzioni dello Stato”. Ha segnalato che il governo di Vicente Fox si trova in una “crisi politica”, ed ha ricordato “il contesto in cui era avvenuta la scomparsa del quotidiano Excélsior, al tramonto del governo di Luis Echeverría, nel 1976. Oggi il governo del cambiamento non è diverso. La ‘transizione di velluto’ non è più tanto vellutata. Il regime attuale sta rispondendo come il vecchio regime, il priismo”.

Lucas ha sottolineato che la virtuale proibizione è stata una mancanza di rispetto “a quello che rappresentano Marcos e le migliaia e migliaia di indigeni dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale”, ed ha denunciato che, in contropartita, realizza “una complicità tra il governo federale ed i grandi media di massa, principalmente Televisión Azteca e Canal de las Estrellas”.

Un gruppo di persone con cartelloni e striscioni ha manifestato davanti agli uffici di Rasa, in calle Durango, nella colonia Roma, contro la censura di Radio Insurgente sulle frequenze già tradizionali di XENK, quella di “la musica arrivata per restare”. Radiodifusoras Asociadas, diretta da José Laris Rodríguez ed i suoi fratelli Alejandro e Guadalupe, opera dal 1946, quando fu fondata da José e Francisco Laris Iturbide. In tutto questo tempo non aveva mai ricevuto una pressione tanto diretta da parte delle autorità federali.

I produttori del programma che si trasmette il lunedì dalle ore 20 alle 21, hanno protestato “dal basso e a sinistra”, e si sono pronunciati per “una nuova Costituente” ed hanno espresso “appoggio incondizionato” al subcomandante Marcos. “Politica di strada proseguirà per strada. Per rispetto al compagno, ci ritiriamo dalla stazione”, hanno annunciato.

Dall’inizio del percorso dell’altra campagna sul territorio nazionale, Radio Insurgente è apparsa su diverse frequenze, come Radio Università di Querétaro, la stazione radio dell’Università Nicolaíta di Michoacán, Radio UNAM e Radio Ñomndaa, “La parola dell’acqua” di Suljaa’ (Xochistlahuaca), in Guerrero. Questa è la prima volta che le autorità censurano direttamente a “la voce dei senza voce”.

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