<i>"The Name of Our Country is América" - Simon Bolivar</i> The Narco News Bulletin<br><small>Reporting on the War on Drugs and Democracy from Latin America
 English | Español | Português | Italiano | Français | Deutsch | Nederlands August 15, 2018 | Issue #43


Making Cable News
Obsolete Since 2010


Set Color: blackwhiteabout colors

Print This Page
Commenti

Search

Narco News Issue #42

Narco News is supported by The Fund for Authentic Journalism


Follow Narco_News on Twitter

Sign up for free email alerts list: English

Lista de alertas gratis:
Español


Contact:

Publisher:
Al Giordano


Opening Statement, April 18, 2000
¡Bienvenidos en Español!
Bem Vindos em Português!

Editorial Policy and Disclosures

Narco News is supported by:
The Fund for Authentic Journalism

Site Design: Dan Feder

All contents, unless otherwise noted, © 2000-2011 Al Giordano

The trademarks "Narco News," "The Narco News Bulletin," "School of Authentic Journalism," "Narco News TV" and NNTV © 2000-2011 Al Giordano

XML RSS 1.0

Aggiornamento su Oaxaca

Il governo lancia una nuova aggressione contro il movimento dell’Assemblea Popolare


di Nancy Davies
Commenti da Oaxaca

29 novembre 2006

Lunedì, novembre 27 “Ciudadana Radio”, gestita presumibilmente senza licenza dal PRI in appoggio del Governatore Ulises Ruiz, ha incitato i sostenitori del PRI ad invadere e bruciare gli uffici di EDUCA, una delle organizzazioni non-governative alleate con l’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO). L’incitamento a distruggere gli uffici citava anche l’attuale direttore di EDUCA, Marcos Leyva, come un attivista di APPO. EDUCA è accusata da Ciudadana Radio di costruire molotov ed altri manufatti illegali esplosivi. EDUCA è un’organizzazione civile con base nella città di Oaxaca che opera in diverse comunità locali in tre regioni dello stato: la Valle Centrale, la Sierra Meridionale e la Costa del Pacifico. Promuove lo sviluppo locale e supporta le iniziative delle organizzazioni locali nelle comunità di Oaxaca, mentre istruisce le persone sui loro diritti civili e legali.

Ciudadana Radio è la stessa stazione radio che il 25 novembre ha incitato la gente a versare acido o acqua bollente sui manifestanti della APPO.

Questa mattina la Polizia Federale Preventiva ha comunicato di aver fermato 150 persone che sono state trasferite fuori dello stato di Oaxaca, nello stato di Nayarit. Secondo . del 27 novembre, 107 uomini e 34 donne – 141 persone fermate per “atti violenti” lo scorso fine settimana a Oaxaca – sono state condotte nella prigione federale di San José del Rincón, in Nayarit.

Sono stati trasferiti su richiesta della Segreteria della Protezione Civile di Oaxaca, con la motivazione del profilo molto pericoloso dei fermati che dapprima erano stati rinchiusi nella prigione di Miahuatlán e Tlacolula, nello stato di Oaxaca.

I prigionieri trasferiti erano stati fermati il 24 e 25 novembre, sulla base dei mandati di cattura per gli atti di vandalismo, incendio di immobili e saccheggio di esercizi commerciali nel centro della città. Nessuna di queste accuse è stata ancora provata a carico di nessuno degli arrestati, che si presume siano sostenitori della APPO.

La SSP federale ha dichiarato che la Segreteria della Protezione Civile di Oaxaca aveva richiesto assistenza per trasferire i fermati nella prigione federale (e fuori dello stato) sulla base della “natura pericolosa dei prigionieri” poiché all’interno dello stato non ci sono strutture con sufficiente sicurezza per la loro custodia.

Il trasferimento è avvenuto in due gruppi, il primo di 58 persone ed il secondo di 83 persone.

Nella città di Oaxaca, i normali luoghi turistici e di svago come il Parco Llano, lo zocalo nel centro città, la Passeggiata Turistica (Andador), Santo Domingo Esplanade, Carmen Alto Plaza, e Plaza de la Danza, sono tutti occupati da agenti della PFP in tenuta antisommossa. Per un turista che passi da Oaxaca, è, secondo la mia opinione personale, una brutta vista. Passando per la chiesa di Santo Domingo, un pezzo dell’architettura coloniale passata, ho incontrato una negoziante di mia conoscenza. Non ha niente a che vedere con la situazione, è magra ed anziana. Mi ha detto: “Non ho venduto proprio niente!”. Non c’è attività commerciale nel centro della città; il suo negozio si trova sull’esclusiva Cinco de Mayo. Mi dice che quello che un cittadino può fare è resistere, ma è impotente per fermare il governo.

Inoltre, gli incitamenti alla violenza ed al crimine si stanno diffondendo ad aree non considerate culle di ribellione o di attivismo politico. L’Istituto di Studi di Oaxaca Welte, un centro di ricerche che si trova in un bel quartiere, ha ricevuto e-mail anonime con minacce nel caso il Welte permetta ad un gruppo di incontrarsi nel loro edificio per discutere dell’attuale movimento sociale. L’Istituto Welte temendo la minaccia, ha proibito riunioni che hanno come oggetto la discussione sul movimento della APPO.

Anche se persone non conosciute come insegnanti o sostenitori della APPO possono ancora circolare liberamente, non c’è nessun luogo dove passeggiare. Tutte le borse devono essere ispezionate nei luoghi dove è probabile che la APPO possa tentare di rioccupare fisicamente il territorio. La città è molto tranquilla.

Share |

Fai clik qui per altro ancora dell’Altro Giornalismo con l’Altra Campagna

Read this article in English
Lisez cet article en français

Discussion of this article from The Narcosphere


Enter the NarcoSphere for comments on this article

For more Narco News, click here.

The Narco News Bulletin: Reporting on the Drug War and Democracy from Latin America